Ineos Grenadiers, Egan Bernal analizza la sua stagione e guarda al futuro: “Sogno di vincere la Vuelta a España”
Egan Bernal non è soddisfatto di come sia andato il suo 2024. Lo scalatore colombiano nella prima parte di stagione sembrava essere tornato ai livello pre-incidente, ma sul più bello, ovvero sulle strade del Tour de France, ha dimostrato di essere ancora un passo indietro rispetto ai migliori. Una Grande Boucle chiusa in 29esima posizione nella generale e senza piazzamenti di rilievo nelle tappe di montagna è un bottino amaro per chi ha vinto questa corsa nel 2019. Il 27enne di Bogotà però vuole guardare con fiducia in un futuro in cui spera di riuscire a completare la tripla corona dei grandi giri. “Il mio sogno è vincere la Vuelta a España – ha detto il vincitore del Giro d’Italia 2021 all’emittente AS Colombia – Sarebbe la corsa ideale, ma siamo a fine stagione e se ci si concentra solo su questo è un rischio. Se si spara un solo proiettile, non funziona. Anche questo è deciso dalla squadra, non è solo una mia decisione”.
Molto è cambiato negli ultimi anni nel panorama delle grandi corse a tappe, soprattutto per quanto riguarda gli agguerriti e titolatissimi rivali. “Tadej Pogacar, Jonas Vingegaard, Primoz Roglic sono molto bravi. Sono persone di grande talento, che lavorano molto duramente – ha commentato lo scalatore della Ineos Grenadiers nel corso di una lunga intervista – Hanno una squadra alle spalle, una squadra molto forte e questo succede nel ciclismo da molti anni. Ora si parla di loro come se non fosse mai successo nel ciclismo, ma questo succedeva con Chris Froome, che ha vinto quattro Tour de France”.
La sua opinione sulla stagione dei ciclisti colombiani è tutt’altro che positiva. “Quest’anno il ciclismo colombiano è stato salvato da Daniel Felipe Martínez – ha evidenziato Bernal – Con il podio al Giro, con due concorrenti molto forti, ha salvato la stagione. Per il resto avevamo sempre bisogno di vincere più tappe o di essere più avanti nelle altre grandi corse. Siamo un paese che a poco a poco si sta guadagnando un posto nel ciclismo mondiale e quando non si vince un grande giro, o quando non ci sono diversi corridori, diciamo che non è un anno molto buono”.
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